Il lavoro conta, ma il lavoro tramanda anche. Il lavoro unisce, connette, sposta. Nello spettacolo il lavoro canta, nel giornalismo racconta e nello sport soddisfa. Il lavoro esprime ed è ricerca, il lavoro crea.

La campagna #Illavoroconta, lanciata lo scorso 20 giugno in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato, ha raccontato tramite la voce di diversi testimonial l’importanza del lavoro equo e regolare, specie per persone in condizione di svantaggio.

Le testimonianze degli ultimi mesi hanno visto la partecipazione di Daniele Cassioli, campione dello sci paralimpico, Marco Morganti, Direttore Impact Intesa San Paolo, Massimo Rosi, Amministratore Delegato di IED, ma anche del giornalista Max Mizzau Perczel e della scrittrice Silvia Chiodin. Professionalità diverse, ma accomunate dalla certezza che il lavoro regolare sia uno strumento indispensabile per la dignità e la libertà di una persona.

Dal settore dell’artigianato a quello delle grandi imprese, dal mondo dello spettacolo a quello del design, il lavoro permette alle persone di realizzare sé stesse e di esprimere il proprio potenziale.

Nei nostri laboratori a Marzabotto, grazie al lavoro, rifugiati e richiedenti asilo hanno trovato un proprio posto nella comunità, hanno colto nuove sfide e intrapreso una strada di crescita per diventare -oggi- artigiani della pelle.

Riprendendo le parole del Cardinale Zuppi, Arcivescovo di Bologna e settimo testimonial della campagna, “Il lavoro conta, perché quando non c’è lavoro, siamo noi a non contare più.”

Scopri come sostenere la campagna di Cartiera  https://www.coopcartiera.it/articolo-1/